life coaching

La nobile Arte di gestire il Tempo

gestione del tempo

La gestione del Tempo o in generale il “tempismo” è tutto nella vita, nel lavoro e nel Business. Avere una idea geniale nel momento meno opportuno può portare ugualmente ad una catastrofe, così come avere il tempo di gestire un qualcosa in modo ottimale e perderlo, certi che avevamo abbastanza tempo, per fare il tutto e ci troviamo, invece rovinosamente di nuovo a fine tempo massimo! Insomma, non c’è cosa nella nostra vita e nella percezione della stessa che non sia intaccata dal tempo. Ti capita mai di arrivare a sera o magari già nel corso del giorno e di pensare di essere in affanno con quello che avresti/dovresti dovuto fare? O, magari ciclicamente pensare che alla tua età sei troppo giovane o troppo vecchio per fare, dire o comportarti in qualche modo? C’è una costante in tutte queste affermazioni, ovvero il tempo e la sua gestione. Su di esso abbiamo una infinità di credenze limitanti, che bloccano totalmente la nostra intuizione o creatività. Ci insegano che alle soglie dei 40 anni dovremmo già aver creato famiglia, avere un lavoro, una posizione e non avere grilli per la testa. Figurati se tali grilli o forme di ribellione ti vengono nelle fasce di età superiori! Si potrebbe pensare che sono fortunati i ventenni, che potranno disporre del loro tempo come vogliono, visto che ne hanno tanto a disposizione. Ed invece no, sfigati anche loro. Devono concentrarsi sin da subito per raggiungere i traguardi che a 40 anni è “giusto” che siano raggiunti. Traguardi giusti poi per chi? Per la società? Per i propri genitori? Per i coetanei che stanno facendo così? O per loro stessi?

Maledettamente a questa domanda si arriva sempre troppo tardi, quando abbiamo rinunciato a sogni, a treni da prendere ed altri che avremmo dovuto perdere, ma invece ci siamo convinti che era giusto accontentarsi, perdendo tempo. Arriviamo troppo tardi, sempre in ottica di gestione del tempo non ottimale a capire che siamo noi la persona più importante della nostra vita.

Siamo noi con quello che ci fa stare bene, con quello che interiormente riteniamo giusto o sbagliato, ad intuito, a sentimento. Noi con i nostri sogni, inclinazioni, progetti, interessi che potrebbero diventare una passione, passioni che potrebbero diventare un lavoro e che potrebbero dare un senso al tempo della nostra vita! Ma come possiamo avere il tempo, di creare e pensare tutto questo se siamo immersi totalmente in una rincorsa spasmodica quotidiana per portare avanti lavori, progetti e sogni altrui che non ci entusiasmano neanche un pò? Eppure va fatto! Eppure è più tollerato, considerato normale perchè “capita a tutti”, sapere che molti di noi, sbuffano ogni giorno rientrando a casa per l’ennesima giornata passata a svolgere un lavoro che detestiamo, in una azienda che non ha i nostri stessi valori e che ci viene l’ansia al solo pensiero di dover rientrare anche domattina in quell’ufficio con quel capo o colleghi che detestiamo.

Ma, la società, chi ci circonda, chi ci sta vicino, ritiene surreale che qualcuno possa “perdere del tempo” a provare, tentare, cercare di trovare il modo per vivere una vita fatta di cose che danno senso al tempo e non elemosinare tempo da dedicare alle cose.

Perché perdere tempo, anche solo a pensare di cercare un nuovo lavoro, una nuova persona, lanciare un nuovo progetto, tanto il lavoro è sempre alla lunga fatica, tormento, peso e sforzo?


Perdonateli! Non è colpa loro, come non è nemmeno colpa nostra, finchè non intraprendiamo determinati percorsi, non accorgerci che questa mentalità di come è “giusto” e “lecito” trascorrere il tempo è un qualcosa che ci hanno inculcato sin da piccoli, sin dalla prime scuole, sin dai nostri primi contatti con la società. Vi ricordate papà e/o mamma che non c’erano mai con voi da piccoli perché andavano a lavoro, ma poi al rientro erano nervosi, distrutti, stanchi e non felici? La loro felicità era tornare da noi. Lo so, che sta arrivando la prima riflessione di chi dice che la felicità non fa soldi, ma questi fanno la felicità e che il tempo passato a lavoro viene retribuito altrimenti nessuno lo farebbe.

Bene. Credetemi, vorrei usare un altro termine per dirlo, ma non posso farlo, non con voi che mi seguite. STRONZATE! Ma chi ci ha detto che il tempo passato a fare le cose che amiamo fare o approfondirle così tanto da farne diventare un mestiere, un business, sia tempo sprecato?

Che deve esserci si il tempo per quello che ci piace fare, ma in una porzione limitata, marginale rispetto a quello che è necessario per fare un lavoro che non ci piace, stare con una persona che non ci piace, fare esperienze che dobbiamo ma non vogliamo fare, ma che è giusto per età, ruolo e mansione fare?
Nessuno ci insegna che se amiamo quello che facciamo, se troviamo il modo di vivere dei nostri interessi e delle nostre passioni e siamo bravi (non come punto di partenza, ma come appunto di arrivo) i soldi sono un effetto indiretto del nostro lavoro? Perché è giusto passare il tempo della nostra vita a fare qualcosa che non ci piace per soldi, ad affannarci in progetti, riunioni e meeting di cui non ci interessa nulla, ma non è giusto impiegare il tempo per capire come vivere di quello che ci piace fare? Perchè crediamo che le nostre capacità in contesti a noi più affini non ci porterebbero denaro così come lo sforzo e la sofferenza che ogni giorno ci porta a chinare la testa e portare avanti vite che non vorremmo vivere?
Se non si è abbastanza bravi per far diventare un interesse, una predisposizione, una attitudine un mestiere, beh vuol dire che non lo siamo ancora. Il Tempo, invece che per lamentarci e per vederlo scorrere via verso il nostro ultimo respiro, usiamolo per imparare, approfondire, studiare, crescere, migliorarci. Magari, anzi, principalmente usiamolo per mettere in discussione tutte le regole del cavolo, le convenzioni sociali, i nostri blocchi mentali, di come sia giusto vivere e che ci condizionano, liberandocene e sostituendoli con modi di vivere, e prima ancora di pensare, per vivere e gestire il tempo in modo più coerente con quello che siamo, quello che amiamo e come vorremmo essere. Dipende tutto da noi! Ed io sono qui per aiutarti a capire come si fa. Perché io, perché mi sono sentita esattamente come te, e ho promesso a me stessa che non avrei mai più voluto sentirmi così o sprecare tempo a far cose e vivere di cose che non avevo più voglia di fare! Leggi di più su di me nella mia BIO.

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