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‘Perché ha cambiato lavoro così spesso?’ Ecco come rispondere!

Colloquio di lavoro

Siete lì, finalmente. Avete davanti il selezionatore che tanto volevate incontrare per quel ansia colloquio di lavoroposto di lavoro fatto a posta per voi, a giudicare dall’annuncio. Oppure siete nell’azienda che da quando vi siete iscritti all’università vi fa sognare è l’ultimo step prima di poter dire ‘si ce l’ho fatta’. Dentro di voi però c’è un’ansia che non vi abbandona, la paura che il Recruiter ha sì capito che siete validi dal vostro analisi e da una lettera di presentazione eccezionale (magari scritta da un consulente JoBBee), ma prima o poi arriverà alla fatidica domanda, a cui non sapete rispondere: “ Perché ha cambiato lavoro così spesso?”

Inutile girarsi intorno, cari lettori in cerca di lavoro, in questi ultimi anni (almeno a partire dalla crisi del 2009) almeno il 70 % dei lavoratori attivi ha dovuto concludere esperienze spesso e ricominciarne (a fatica) altrettante, avendo come risultato un tetris di esperienze Colloquio di lavorovarie per contenuti, ruoli e durate. Certo, non è complice solamente la crisi. Magari da alcuni posti di lavoro ce ne siamo andati, felici di farlo: un capo troppo antipatico, un lavoro mal pagato e poco gratificante, un’offerta di lavoro arrivata qualche mese dopo un’assunzione dove ci pagavano di più. Eppure, l’ansia di dover dire la verità (che in un colloquio di lavoro non sempre paga se detta in modo troppo diretto) ci assale e ci fa dire la cosa più inutile del mondo: “Bah, mi ha detto sfiga!”.

Eppure, una possibilità di uscire elegantemente dalla situazione imbarazzante di dover giustificare ingiustificabili saltelli professionali c’è.

Vediamo prima COSA NON RISPONDERE alla domanda “perché hai cambiato lavoro così spesso?”

  • Mi annoiavo subito (presumibilmente il recruiter penserà che lo farai anche nella sua azienda)
  • Sono stato sfortunato (non prendersi le proprie responsabilità non è da persone mature)
  • Mi piace cambiare (sicuramente il selezionatore pensa già a quanto poco potresti rimanere)
  • Cambiavo in base a chi mi pagava di più (…. qui direi che ça va sans dire….)

Puoi uscire invece vincitore da questa situazione imbarazzante, dicendo la verità ma in modo elegante e soprattutto professionale.

Ecco cosa rispondere al perché hai cambiato lavoro troppo spesso:

  • Sono sempre stato mosso dalla voglia di imparare di più e da esperienze sfidanti e diverse
  • Ogni esperienza mi ha insegnato qualcosa che porto nel mio bagaglio professionale
  • Mi rimbocco le maniche in ogni situazione, sono umile e proattivo e non mi faccio abbattere
  • Sono sicuro delle mie capacità e nonostante contatti a breve termine ho sempre trovato lavoro

 

Il segreto però è far diventare un proprio punto di debolezza (cambi professionali selezione del personalefrequenti per qualunque motivo sia successo) il principale punto di forza del vostro curriculum. Sicuramente questi cambi ti hanno insegnato cose che torneranno anche utili a questo lavoro per il quale fai il colloquio, se ti assumono. Sii quindi sicuro delle tue potenzialità e delle tue capacità, se poi hai ancora dubbi su come gestire aspetti come questo in fase di colloquio usa il nostro servizio di Tutoring e se invece hai problemi già ad organizzarli su curriculum usa il nostro servizio di revisione anche per la lettera di presentazione, per spianare la strada alle motivazioni delle tue scelte già in  fase di screening.

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