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Perché le Risorse Umane sono spesso arroganti?

Come sapete, per chi ci segue da un pò, i Consulenti del nostro Team sono sempre imparziali nel giudizio per ciò che concerne la valutazione delle dinamiche candidati –   risorse umane.

Il progetto JoBBee.it nasce proprio con questa vocazione, ovvero far capire sia ai sostenere colloquio risorse umanecandidati, ma soprattutto agli addetti ai lavori delle Risorse Umane, che  avere selezionatori più ‘Umani’, meno onnipotenti ma soprattutto meno arroganti è possibile, anzi ne abbiamo una enorme necessità. Siamo anche noi professionisti delle Risorse Umane e per onestà intellettuale, dobbiamo riconoscere che al netto di un enorme vittimismo dei candidati, troppo spesso i nostri colleghi HR trattano chi cerca lavoro in modo altezzoso e supponente, mancando di rispetto.

Purtroppo da troppo tempo la maggior parte dei professionisti che si muove nell’ambito delle Risorse Umane (HR aziendali, Head Hunters, Recruiters, ecc.) credono che aver un atteggiamento poco rispettoso, scontroso e sprezzante darà al loro ruolo ed alla categoria maggiore autorità. Ma (ahinoi) non è così. Essere autorevoli e non autoritari, aiuterebbe molto più ad essere credibili ed a ridar lustro ad un ruolo spesso bistrattato.

Insomma un atteggiamento da “Carlo Cracco del Curriculum“, non paga a lungo termine e, onestamente, neanche a breve.

Questo aspetto sembra un dettaglio di colore ma non è così. Perchè il ruolo del Consulente Risorse Umane è fondamentale se ben effettuato. Colloqui di lavoro, incontri con gli HR e momenti di formazione, potrebbero essere (e dovrebbero essere) momenti costruttivi e di crescita per i candidati, i dipendenti ed i lavoratori in genere.

cerca lavoroInvece, purtroppo, questa aurea mistica del cattivo, il pallone gonfiato, insomma lo str**z* di turno, che circonda le Risorse Umane,  fa decadere l’autorevolezza di chi sta esprimendo un giudizio su un colloquio, una valutazione su una attività professionale diventa solo un parere invece che un momento di crescita importante e da approfondire. Siamo certi che se candidati e lavoratori, avessero di fronte un Consulente Risorse Umane partecipativo, vicino alla persona e non solo messo di fronte ad esprimere un mero giudizio monosillabico, magari affronterebbero colloqui ed incontri in modo più formativo e meno ansiogeno.

Facciamo un esempio molto pratico, che magari anche voi lettori avete riscontrato, sostenendo vari iter di selezione. Ad esempio, vi è mai capitato che:

dopo aver sostenuto un colloquio attendete, troppo spesso, un esito che non arriva mai, nemmeno dopo giorni, settimane, mesi? E poi, che in caso di esito negativo, questo, non vi viene mai motivato?

Siamo sicuri e lo diciamo da Risorse Umane, che inviare due righe dando esito del Colloquio sostenuto al candidato, motivando in brevissimo il perchè si è scelto un altro professionista non solo arricchisce chi cerca lavoro, ma anche chi ha effettuato la Selezione. Il confronto infatti è sempre costruttivo ambo le parti. Il candidato infatti può ‘lavorare’ sugli eventuali aspetti negativi evidenziati in colloquio facendone tesoro per i prossimi ed il Selezionatore o Addetto alle Risorse Umane completerebbe la sua attività consulenziale che deontologicamente prevede una azione formativa nei confronti dei candidati incontrati.

Sicuramente tutti gli addetti alle Risorse Umane, soprattutto i Selezionatori del Personale, diranno che non c’è tempo per avere questo confronto con ogni candidato. Ma se questo è vero eventualmente per l’invio dei CV (si, anche noi di JoBBee.it vi diciamo che rispondere con il perchè un Curriculum non è idoneo per quella posizione è davvero impossibile, visto le migliaia ricevute ogni giorno), questo non è vero per i colloqui, che vengono effettuati in numerica notevolmente differente.

Quindi, il non fornire un Feedback post-colloquio è più un malcostume diffuso delle Risorse Umane, un modo poco educato e carino di trattare candidati che con noi hanno ‘perso’ tempo, piuttosto che un modo corretto di svolgere la propria funzione, come si vuole far credere.

Dovremmo essere noi stessi Selezionatori più vicini ai candidati, ricordandoci che siamo al servizio non solo delle aziende che ci pagano, ma anche dei candidati ricordandoci che abbiamo obblighi non solo economici ma anche deontologici nei confronti dei professionisti che incontriamo.

Quello del Feedback post-colloquio è solo uno tra i numerosi esempi che possiamo portare per dimostrare come negli ultimi anni chi si occupa di Risorse Umane, sta calcando troppo la mano nei confronti di chi cerca lavoro.

E voi cosa ne pensate? Avete altre situazioni limite su cui confrontarci? Attendiamo i commenti sia sul nostro Blog che sulle nostre Pagine Social, non solo da chi cerca lavoro, ma anche dei colleghi delle Risorse Umane.

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