Si dice che ‘il mondo è bello perché è vario‘, ed il Team di JoBBee.it di questo ne fa una bandiera, ma è fondamentale cercare di stare attenti all’occasione d’uso di questo motto, anche quando si parla di Curriculum. Infatti, così come tutti gli ambienti/contesti del mondo che ci circonda, anche il mondo della Ricerca di un nuovo Lavoro ha le sue regole.
Riceviamo decine e decine di Curricula ogni giorno, grazie al nostro servizio di Analisi Gratuita, ed almeno altrettanti vengono da noi Revisionati o tradotti. Sicuramente, potrete capire che sommati a tutti quelli che ogni nostro consulente ha visto nella sua vita da Recruiter/Head Hunter/HR siamo davvero ad una campione molto ampio che sicuramente rappresenta bene la popolazione di candidature che ogni giorno affollano le offerte di lavoro e le caselle di posta dei selezionatori.
Ammettiamo però che quando riceviamo un Curriculum eccessivamente fantasioso, colorato, formattato in modo ‘artistico’ rimaniamo interdetti. E come noi, siamo certi anche gli HR di tutte le multinazionali che lo ricevono. Potrebbe sembrare una forma di snobismo o comunque di poca apertura mentale o di poca coerenza con quello che noi Selezionatori sosteniamo da sempre ovvero: è necessario distinguersi!
Forse però, dovremmo essere più precisi nel sostenerlo e completare la frase a scanso di equivoci: E’ necessario distinguersi …ma IN BENE!
Facciamo un piccolo passo indietro. Sapete ormai benissimo se state seguendo il nostro Blog, che a meno che non si abbia una esperienza trentennale e di dirigenza, per cui ci si può permettere di avere un Curriculum di una pagina e mezza, tutti gli altri comuni mortali (e siamo in parecchi) non possiamo sforare il limite di una pagina. Capite bene quindi, che se occupiamo metà del nostro spazio concesso con gigantografie della nostra fototessera, o con aforismi danteschi (si, ci capita anche questo) o con descrizione in caratteri cubitali all’interno di un diagramma di flusso della nostra anagrafica, ci siamo giocati al 99% la possibilità di essere contatti per un colloquio di selezione.L’ 1% va mantenuto per correttezza, al mondo tutto è possibile anche se altamente improbabile. Quello che abbiamo riportato, credeteci, sono fatti realmente accaduti e non sono nemmeno tra i più fantasiosi. Capitolo a parte meritano quel genere di Curriculum ‘Arcobaleno’ che riportano loghi aziendali messi a modi Puzzle, coloratissime scelte cromatiche per far capire il proprio ruolo aziendale o per descrivere il proprio percorso accademico.
Il risultato finale è un Curriculum che da fastidio agli occhi, confusionario e credeteci… molto poco professionale.
A volte si fraintende il ‘mettersi in evidenza’ o ‘ l’avere un curriculum ad impatto’ con una scelta grafica discutibile (per esempio un curriculum organizzato per ‘vignette’ quando non si fa il fumettista ma il controller) o quanto meno bizzarra (una sorta di alberi genialogici della propria esperienza professionale).
Quello che deve farvi mettere in evidenza e risaltare tra le altre candidature è la vostra formazione, il vostro know how, le vostre competenze, che devono essere descritte in maniera professionale, seria ma di impatto, così come lo vorrebbe leggere un selezionatore. Perché diciamoci la verità, i candidati scrivono sempre un Curriculum così come gli piacerebbe che la propria esperienza professionale fosse messa in luce, ma dimenticano puntualmente che la persona che dovrà leggerlo, ed in caso assumerla, ha altre esigenze e finalità.
Questo vale ovviamente, non solo per il Curriculum ma anche per le lettere di presentazione che oscillano tra il telegramma monosillabico ed il poema epico. L’occasione d’uso di questo documento è un atto burocratico e formale, il che ovviamente non vuol dire spolverare documentazioni auliche e retrograde, ma essere semplici, concisi ed elegantemente professionali. Sono questi i 3 criteri con cui il nostro Team effettua le sue revisioni.